Iran, 14enne impiccato perché gay

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Mentre il mondo applaudiva allo storico accordo sul nucleare (Israele esclusa), in Iran è tornata la pena di morte per omosessualità.
Akbar Zargarzadeh, 14 anni appena, è stato impiccato perchè accusato da un mullah di Isfahan di essere gay.
Pena di morte immediata per il ragazzo, con Benjamin Weinthal, corrispondente per gli affari europei del Jerusalem Post, che ha chiesto all’Unione europea di criticare l’omicidio.
‘Cosa c’è di diverso da quel che fa l’IS’, si è giustamente chiesto il giornalista mediorientale Hasan Sari, con il presidente Hassan Rouhani neanche a dirlo silente.
Essere gay in Iran è ancora oggi ILLEGALE, con pene che vanno dal carcere a vita all’esecuzione capitale.
10 anni fa, era il 2005, anche il 16enne Mahmoud Asgari e il 18enne Ayaz Marhoni vennero pubblicamente impiccati, sempre perché omosessuali.

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