“Ero così invidioso dei tanti che andavano alla Sylvia Young Theatre School. Volevo andarci anche io, ma mio padre si rifiutò. Credeva che sarei diventato un ballerino di tip-tap e poco più. E aveva ragione in un certo senso. Sono contento di non esserci andato. Avrebbe potuto cambiarmi. Sarei potuto diventare molto effeminato, se non fossi andato alla scuola dove poi sono andato. Scuola dove mi sono rafforzato. Se avessi avuto la possibilità di rilassarmi, di saltellare in giro e di cantare per strada potevo essere una persona diversa ora. Ringrazio mio padre per questo, per non avermi permesso di prendere quella strada. Perché mi ha dato probabilmente l’unica qualità che la gente pensa che io abbia. Quella di interpretare un etero. Non ci sono molti attori gay che sono in grado di fare ruoli da eterosessuali”.

Ecco, caro Russell Tovey.
Ho sempre venerato te e le tue fottute orecchie da DUMBO, ma oggi ho ufficialmente scoperto che sei un coglione.
Un enorme, spocchioso, coglione poco effeminato. A cui piacciono comunque i cazzi, caro Russell. Perché poi de questo stamo a parlà. E se proprio lo vuoi sapere un ATTORE vero, con la A maiuscola, dovrebbe essere in grado di recitare qualsiasi parte. Checca o gay ‘maschile’ che sia.
#TeamRichie.
Punto.