Alessandra Mussolini e il contrappasso della famiglia ‘tradizionale’

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In piazza per il FAMILY DAY.
In televisione a sbraitare contro gli omosessuali e in favore della famiglia ‘tradizionale’.
Su Rai1 ad attaccare Anna Paola Concia al grido “sono contrarissima all’adozione di un figlio da parte di una coppia di uomini omosessuali perché potrebbe vederli rotolarsi in un letto”.
E ancora urlare ad una sbigottita Vladimir Luxuria “meglio fascista che frocio.
Da anni promoter CONTRO i diritti dei gay perché aizzatori di chissà quale presunto disfacimento della normalità sociale.
Sempre in prima linea e a cavallo del populismo facile, dell’urlo sguaiato in salsa Pomeriggio Cinque, dell’attacco volgare e dell’insulto gratuito, anche perché protetta dalla carica di parlamentare. Da tempo infinito paladina di chissà quale purezza familiare e sentimentale. Per poi ritrovarsi al fianco di un uomo, un marito, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di prostituzione minorile. Gli inquirenti sono infatti sicuri. Ci sono prove inconfutabili contro il 54enne Mauro Floriani. Se confermate le accuse l’uomo avrebbe avuto rapporti con due ragazzine di 14 e 15 anni. Pagandole. Lui nega. Lei, Alessandra Mussolini, tace, perché probabilmente accecata dalla vergogna. Dall’imbarazzo di una famiglia tradizionale solo a parole, e nello sgretolamento di quella morale che neanche lontanamente si conosce realmente. Perché il più pulito c’ha la rogna, mi verrebbe da dire, e perché prima di puntare il dito contro persone che neanche si conoscono bisognerebbe guardare in casa propria, dietro quei falsi sorrisi e quelle presunte certezze. Nel 2007 tutto il centrodestra italiano, aizzato dal Vaticano, scese in piazza contro Prodi e il suo disegno di legge che scimmiottava i Pacs.
Piazza San Giovanni si riempì per il tristemente celebre FAMILY DAY.
Su quel palco salirono Silvio Berlusconi, due divorzi alle spalle e un 3° ipotetico matrimonio con una 28enne, più una condanna per prostituzione minorile e concussione.
Gianfranco Fini, un divorzio e due figlie fuori dal matrimonio.
E Pierferdinando Casini, un divorzio, due mogli e 4 figli da dividere per 2.
Ovvero l’apoteosi di ciò che NON è una famiglia ‘tradizionale’. Perché questo, già all’epoca, era il ridicolo centrodestra tricolore. Fatto di sfacciataggine e menzogne, che prima o poi, perché è la Storia a parlare, non possono fare altro che venire a galla con fragore e tra gli sfottò mediatici. Com’è giusto che sia, signora Mussolini.
Perchè SE le pesantissime accuse che la procura ha rivolto a suo marito saranno provate, e ribadisco il SE, ricordi pure queste parole.
Meglio frocio che pedofilo. Sempre.

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