Imma Battaglia è prima IMPAZZITA per poi RETTIFICARE

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Repubblica, pagina 32, scrive Imma Battaglia, titolo della lettera: DA GAY A GAY, DICO BASTA CON QUESTO VITTIMISMO.

Mi scuso per il ritardo con cui scrivo, ma ho preferito far calmare le acque della PRESUNZIONE GAY. Ho condiviso ogni parola dell’articolo di Francesco Merlo ( del 23 agosto ) sul VITTIMISMO GAY e sul protagonismo di Arcigay e di tutti gli autoreferenziali rappresentati gay.
Non se ne può più di questo bisogno di urlare una condizione che è NORMALE, non ha nulla di particolare e che, detto seriamente, NON SUBISCE ALCUNA VERA DISCRIMINAZIONE.
Chiedo scusa se sono molto sincera.

Allibito e sconcertato. A parlare non è Mara Carfagna nè Gianni Alemanno, ma Imma Battaglia, che da 6 mesi, ovvero da quando il Campidoglio ha cambiato inquilino, non perde occasione nel fare un passettino sempre più convinto a destra, dopo aver fatto campagna elettorale PRO Rutelli fino all’ultimo giorno.
Lei chiede scusa se è stata molto sincera, io chiedo scusa perchè sabato prossimo, giorno di chiusura, SARO’ AL GAY VILLAGE E PAGHERO’ I MIEI 13 EURO SOLO PER URLARLE BUFFONA quando salirà sul palco.
E’ inaccettabile che in una GUERRA DI POTERE, tra DiGayProject, ArcyGay e Mieli, a finirci in mezzo dobbiamo esser noi, etichettati addirittura come VITTIME, pronti a piangere e ad urlare contro DISCRIMINAZIONI CHE IN REALTA’ NON ESISTONO.
La signora Imma Battaglia lo vada a spiegare alle decine di ragazzi e ragazze che OGNI GIORNO subiscono insulti se non pestaggi in giro per l’Italia che non esistono discriminazioni. Che provi a convincere ANCHE LORO, se ci riesce.
Oggi si è decisamente superato il limite, ed è giusto che la Signora Immacolata Battaglia lo sappia.
Sabato prossimo, nel mio piccolo, con orgoglio e per accontentare la mia coscienza, vedrò di farglielo sapere.
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UPDATE: dal sito DGP – Di’Gay Project
PRECISAZIONE SULLA LETTERA DI IMMA A REPUBBLICA
In merito alla lettera pubblicata oggi su Repubblica da parte del Presidente Imma Battaglia, è opportuno precisare che la frase “non subisce alcuna discriminazione” non è ovviamente riferita all’intera condizione omosessuale italiana, ma semplicemente alle polemiche su Domenico Riso. Ricordiamo che la morte di Riso è stata correttamente riportata da altri quotidiani e media (Corriere della Sera, Televideo Rai,ecc..) e che quindi tutta la polemica innescata sui giornali non fa altro che aumentare l’immagine vittimistica delle persone lgbt che invece va evitata. Se un giornale non ha riportato correttamente la vita privata di una persona morta in una tragedia aerea, questo non può portare a polemiche giornalistiche strumentali e inopportune, soprattutto nei confronti del lutto della famiglia di Domenico Riso.
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Vorrei far presente agli amici del DiGay Project che la frase “non subisce alcuna discriminazione” non è ovviamente riferita all’intera condizione omosessuale italiana PER LORO… o si impara ad articolare il proprio pensiero prima di scrivere di proprio pugno una MAIL o si eviti il tutto… Le polemiche non sarebbero MAI NATE se quella frase fosse stata SPIEGATA… non era infatti PER NULLA OVVIA come la si vuol far passare. Con tale precisazione ritiro il BUFFONA, mantenendo comunque una posizione molto sul CHI VIVE nei confronti della Imma, che troppo è cambiata in questi ultimi 6 mesi per non destare maliziosi ma dovuti sospetti.

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