Bagnasco minacciato!

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Monsignor Bagnasco è stato minacciato con un bossolo di proiettile, palesamente intimidatorio, recapitatogli direttamente in curia.
Assieme al proiettile una sua foto con una svastica disegnata sopra.
La scorta, già cospicua, che lo seguiva giorno e notte è stata così rinforzata.
Dal Vaticano fanno sapere di essere MOLTO preoccupati e di non volere alimentare ulteriori polemiche, gettando benzina sul fuoco.
Peccato che le polemiche le hanno montate proprio loro! Tra 10 giorni scenderanno in piazza CONTRO gli omosessuali, Bagnasco proprio una ventina di giorni fa aveva scatenato un PUTIFERIO, paragonando l’omosessualità alla pedofilia, e ora NON vogliono alimentare polemiche..
Il punto è che SI STA SBAGLIANDO…possiamo essere in disaccordo, possiamo anche NON sopportare determinate persone, ma MAI si devono superare certi limiti, ed in questo caso sono stati superati. NON si può e NON si deve intimidire nessuno in questo modo. E’ semplicemente un atto CRIMINALE e le persone responsabili dovranno pagare penalmente.
Bagnasco, così come tutte le personalità ecclesiastiche, ci potrà stare anche sulle palle (e ci sta alla grande, sulle mie ci balla 24ore al giorno!) potremo anche avere attacchi allergici quando inizia a parlare, ma i toni DEVONO rimanere pacati e civili. Siamo uomini, non siamo bestie.
In questo modo son riusciti ANCHE a farlo passare per vittima. Adesso abbiamo il “povero Bagnasco”, addirittura minacciato. Come al solito, da idioti quali sono, si son dati la zappa sui piedi da soli. La laicità dello stato non si conquista, o mantiene, con la violenza e le minacce.
La si conquista, o mantiene, con il dialogo, con l’espressione delle proprie idee, contrarie o favorevoli che siano, con la partecipazione popolare di massa, sempre mantenendo un profilo di RISPETTO per tutti.
Quello stesso rispetto che il Monsignor Bagnasco, e tutto il Vaticano, per noi omosessuali non ha MAI avuto (anzi, l’hanno spesso sostituito con il disprezzo..) e che io invece oggi ho per lui..non c’è modo migliore per differenziarci, per tracciare una linea, loro son di la, noi stiam di qua, non c’è motivo di mandare bossoli per far valere le proprie ragioni, la ragione alla fine vince sempre, ci volesse anche un altro secolo…

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