Tentato suicidio di un sedicenne: si butta dalla finestra perché gay, deriso e non accettato

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Pochi giorni appena sono passati dalla lettera scritta da un 17enne su LaRepubblica.
Una lettera in cui si parlava di ‘suicidio’, come reazione al bullismo omofobo e al silenzio tutto italiano della politica, che ad oggi ancora non ci considera.
Pochi giorni appena per riportare lo spinoso argomento al centro della scena mediatica.
Perché un ragazzi di 16 anni si è gettato da una finestra del 3° piano dell’Istituto Tecnico Nautico di Roma, questa mattina, poco dopo mezzogiorno, perché esausto dagli sfottò dei compagni di scuola sulla sua omosessualità e dalla non accettazione del padre, che proprio non riusciva a mandar giù un figlio gay.
Tanto da spingerlo al gesto più estremo.
Il tentato suicidio.
Tentato, per l’appunto, perché come riportato da IlMessaggero una minicar parcheggiata sotto la finestra ha fortunatamente attutito il colpo, salvando il ragazzino.
Forse gay o forse no, ma stupidamente e inutilmente umiliato per questo motivo. Alimentato da un’ignoranza scolastica di fondo, che porta un branco di adolescenti a fare del male a dei coetanei, tanto fisicamente quanto con le parole, e dalla follia genitoriale di un padre, arrivato ad un passo dal perdere suo figlio. Solo e soltanto perché omosessuale. Tutto questo mentre in Francia si celebrano le prime nozze gay, e l’annunciata e promessa legge contro l’omofobia all’italiana, ovviamente, è ancora lì che aspetta.

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