Libero diffama Alessio De Giorgi: e lui risponde così…

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L’ho detto e lo ripeto. Stiamo assistendo alla peggior campagna elettorale di sempre.
Nel giro di pochi giorni abbiamo dovuto digerire le candidature di Annalisa Minetti, Valentina Vezzali, Luciano Moggi e Alessio De Giorgi, gay dichiarato, fondatore di Gay.it, padre del Mama Mia e INVENTORE dell’ormai dimenticata Torre del Lago glbtq, passato con una giravolta dal Pd renziano a quella lista civica di Mario Monti che in Senato sarà imparentata con l’Udc di Casini, Giovanardi e Binetti, e con Fli di Gianfranco Fini (checché lui ne dica, questa è la verità). Ora, dopo aver già detto la mia sull’argomento, ieri Libero ha dato il via alla propria OVVIA campagna diffamatoria nei confronti di Alessio, sbattendo in prima pagina una foto che lo ritrae in atteggiamenti ‘colorati’ con una drag queen. Nulla di scandaloso o di nuovo sotto il sole, visto che il MamaMia ha ospitato e dato vita per anni a Miss Drag Queen, così come ha ospitato e ballato per anni con drag celebri e storiche per la sua storia, che vanno da Regina Miami alla più recente La Wanda Gastica.
Ebbene, interpellato da LaRepubblica proprio oggi sull’argomento, Alessio De Giorgi ha clamorosamente preso le distanze dal suo passato, minimizzando quegli scatti, tanto da arrivare a sostenere che…
1) guardi che quelle sono foto private, divertimenti notturni a Carnevale.
2) non vorrei fare gaffes, confondermi con i nomi. Si tratta di drag queen di provincia.
3) contestualizzerò quelle foto al professore.

Ora. Quelle drag queen ‘di provincia’ sono state sue dipendenti. I nomi li conosco persino io. La Wanda Gastrica e Kamilla Molinari. Prenderne le distanze è allucinante. E ancora. Associare il CARNEVALE ad una drag queen è umiliante, e totalmente fuori luogo, anche perché questi due scatti sono nati in tutt’altro periodo rispetto al carnevale. Quello che sta accadendo, in conclusione, fa rima con ‘trasformazione’. Trasformazione di un uomo che se da una parte sottolinea come non cambierà di una virgola le sue idee, dall’altra prova a ‘rottamare’ il proprio passato, che per anni si è FUSO con la vita notturna, con i locali e con le feste, in quanto imprenditore e proprietario di una serata cult per il mondo gay. Rispondere all’indegna campagna mediatica partita da Libero era dovuto e necessario. Ma da che mondo e mondo c’è modo e modo nel farlo. Perché in quelle foto non c’è NULLA, se non l’immagine del divertimento en travesti. Perché in un Paese che ha dovuto sopportare le olgettine, questa in confronto è davvero acqua liscia del rubinetto con annessa spruzzata di limone, e soprattutto perché indossare una maschera che non ti appartiene, quando per anni l’intero Universo glbtq tricolore ti ha visto in altri panni, è ridicolo. E anche un po’ sfacciato. Alessio mio, digerito ma non condiviso il salto triplo al centro, ti si chiede solo e soltanto più coraggio e fermezza nel difendere ciò che hai fatto e vissuto. Con serenità, pacatezza ed affetto. Perché ANCHE quello è stato il tuo colorato e variegato mondo fino a 7 giorni fa, e sempre quello rimarrà tra 40 giorni, quando probabilmente sfonderai il portone del Senato. Non dimenticarlo. Anche perché noi, non lo dimenticheremo.

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