Marco Carta in lacrime da Barbara D’Urso ma il padre della sua amica rilancia: ‘mia figlia l’ha salvato’

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«Sono molto molto scosso, è difficile quando sei in un manicomio dimostrare che non sei pazzo». «Ero con una persona che è stata fermata, un’amica che conosco da tempo. Io avevo una busta con delle cose pagate, con regolare scontrino. All’uscita gli addetti alla sicurezza ci hanno fermato e abbiamo dovuto seguirli. Poi ho visto che toglievano delle magliette dalla borsa della mia amica: ero sconcertato, allibito, per me non era possibile. Alla fine ci hanno separato, siamo saliti su due macchine della polizia e ci hanno portato in cella, mi sentivo un animale in gabbia».

Così Marco Carta, tra le lacrime e le coccole di una Barbara D’Urso che in questo 2019 ha deciso di credere a qualsiasi cosa (vedi Pratiful), si è confessato ieri sera, dopo la mezzanotte, nel corso di Live – Non è la D’Urso, volato al 20% grazie anche alle 2 ore e mezza dedicate a Donna Pamela, con tanto di intervista fuffa.
Carta, che non ha perso l’occasione di ricordare l’arrivo del nuovo singolo, disco e primo libro, andrà a processo nel mese di settembre, con il padre della donna che era con lui che ha puntato il dito: “Mia figlia si è presa la responsabilità per salvare lui”.
Chi vivrà, vedrà.

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