Freddie Mercury, il biopic non parlerà della sua vita privata?

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Dopo anni e anni di chiacchiere, finalmente ci siamo.
Bryan May, oggi 70enne, ha pochi giorni fa annunciato l’imminente via alla produzione di “Bohemian Rhapsody The Film”, biopic su Freddie Mercury.
Perso per strada Sacha Baron Cohen, che ha abbandonato il progetto causa diverbi con i QUEEN rimasti in vita, sarà Rami Malek, volto di Mr. Robot, a riportare in vita il leggendario Freddie, con Bryan Singer, regista degli X-Man e de I Soliti Sospetti, in cabina di regia.
Ebbene secondo quanto anticipato dallo stesso May, il film si concentrerà principalmente sulla celebrità di Mercury, sulla sua ascesa al trono del pop, tralasciando la battaglia contro l’AIDS.
La vita personale del cantante non è stata mai menzionata, all’interno del comunicato ufficiale rilasciato dai Queen, per quello che potrebbe tramutarsi in un clamoroso boomerang.
May & Co. puntano ad una pellicola che sia visibile a tutti, famiglie e adolescenti compresi, tanto da voler limitare tutto ciò che riguarda il privato di Freddie, gay e sieropositivo.
Tra le scene chiave del film, il mitologico Live Aid del 1985.
Poco meno di mezz’ora che cambiò la storia della musica, teletrasportando i Queen nell’Olimpo.
Pre-produzione pronta a partire nel Regno Unito la prossima settimana, con via alle riprese atteso per metà di settembre.

Freddie-Mercury

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