Cecenia, Angela Merkel si appella a Vladimir Putin: ‘rispettare e proteggere i diritti LGBT’

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Ci voleva Angela Merkel, donna più potente del mondo, per affrontare pubblicamente la drammatica questione dell’omocausto ceceno.
A colloquio con Vladimir Putin a Sochi, la Merkel non si è infatti tirata indietro neanche dinanzi alla stampa, chiedendo al presidente russo di “esercitare” la sua influenza per “proteggere i diritti dei gay In Cecenia”.
Fino ad oggi il Cremlino ha infilato la testa sotto la sabbia, sostenendo di ‘non avere informazioni’ sui ‘presunti lager ceceni’.
Nel frattempo Ramzan Kadyro ha continuato indisturbato a catturare gay e bisex in tutto il Paese, torturandoli e in alcuni casi uccidendoli.
Addirittura sei, le prigioni/lager presenti  in Cecenia, con l’obiettivo dichiarato di sterminare l’intera comunità entro fine giugno, quando finirà il Ramadan.
In queste settimane nessuno, tra i principali leader mondiali, aveva osato alzare la voce, fino all’arrivo di Angela Merkel.
La speranza, a questo punto, è che il suo appello all’omofobo Putin non cada nel vuoto.

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