Rebel Heart di Madonna, Marco Molendini lo stronca: vuoto di contenuti, un viaggio nei luoghi comuni

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L’abbondante menù di Rebel Heart è un altro viaggio nei luoghi comuni della dance un tanto al metro, fra loop ipnotici, frasi che vogliono dire tutto e niente insieme, la retorica dello sballo sbandierata e calmierata da consigli da (vecchia) zia, un po’ di sacro e profano (nella mediocre Holy Water fa l’elogio del sesso orale con un coro che canta: ‘puttana, via dal mio batacchio’), qualche rammarico autobiografico, un po’ di superego. La povertà musicale, salvo eccezioni (Devil Pray, Living for Love) fa il paio col vuoto dei contenuti e fa risaltare il tentativo di stare al passo con le giovanotte alla Miley Cyrus che si sono impadronite della scena grazie alla loro sfrontatezza‘. By Marco Molendini via IlMessaggero.

C’è poco da fare. Passano gli anni e si sommano i dischi ma una ‘certa’ critica musicale italiana alla povera Madonna, vuoi o non vuoi, non sanno fare altro che sparare  autentiche bordate. In passato in più delle volte eccessive, per non dire ridicole. Come in questo caso?

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