DDL Zan: Paola Turci, Elodie e Fedez stroncano il Vaticano – i video

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“Ma chi caz*o ha concordato il Concordato? Poi non avevamo concordato amici del Vaticano che ci dovevate le tasse arretrate sugli immobili. L’UE ha stimato 5 miliardini, forse di più, ma in realtà non si sa perché avete perso il conto degli immobili, ne avete troppi. Magari dateci quei soldini ci servono per mandare avanti il Paese, poi venite a rompere le palline sulle leggi italiane. No? Sarebbe carino. E comunque, piccolo spoiler, siamo uno Stato laico. Poi fatemi capire, voi potete rompere le palle sulle leggi italiane, metter becco, però quando in Italia viene sgamato uno di quei pretini pedofilini a cui piace toccare i bambini. Mi spiegate perché quando succedono cose come queste, il pretino non viene processato dalla giustizia italiana ma viene processato da voi in Vaticano? Questo lo avevate concordato?”.

Prima Fedez ha così risposto al folle attacco del Vaticano, che ha spedito una nota ufficiale al Governo Draghi per modificare il DDL Zan, perché a loro dire ‘violerebbe il concordato’ anni ’80, figlio dei Patti Lateranensi.
Poi è arrivato l’affondo di Elodie, che si è detta orgogliosa dei suoi genitori, perché “non l’hanno battezzata”.
Ovvero i due magnifici alfieri della musica nostrana a sostegno dei diritti LGBT, spalleggiati oggi da Paola Turci, che ha cinguettato: “Le persone sono tutte uguali di fronte a Dio ma non per il Vaticano, che si oppone a una proposta di legge per fermare chi discrimina. Complimenti“.
10, 100, 1000 altri artisti come loro.

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