La morte della cantante e DJ Sophie, prodigio della musica elettronica, ha scioccato fan e colleghi.
Se inizialmente si era parlato di un incidente stradale, i rappresentanti della Future Classic, sua etichetta, hanno inviato una nota alla rivista Pitchfork per specificare che Sophie, artista trangender e attivista della comunità LGBT, sarebbe morta in modo del tutto accidentale.
In piena notte, verso le 04:00, sarebbe caduta da un tetto di Atene, dove viveva, mentre cercava di ammirare la luna piena.
Tanti cantanti hanno pianto Sophie sui social. Christine and the Queens, con la quale aveva collaborato, The Blessed Madonna, Rina Sawayama, che l’ha definita ‘icona dolce e visionaria‘, ma anche Sam Smith, che ha parlato di una “notizia straziante. Il mondo ha perso un angelo, un’icona della nostra generazione. La sua luce continuerà a ispirare molti per diverse generazioni“.
Nata a Glasgow, Sophie aveva pubblicato il suo primo singolo, “Nothing More to Say”, nel 2013.
Da allora aveva lavorato insieme a Charli XCX, Kim Petras e Lady Gaga, Diplo e Madonna nella produzione del singolo “Bitch I’m Madonna”, del 2015.
Nel 2019 aveva ricevuto una nomination ai Grammy per il miglior album dance/elettronico con il suo disco d’esordio “Oil of Every Pearl’s Un-Insides”. Nomination che la tramutò nella prima storica artista trans a correre per i Grammy.