Spiegate ad Alfonso Signorini che no, l’omosessualità NON è una scelta

Condividi


Un’altra pessima puntata del Gf Vip, quella andata in onda questa sera. Prima l’indecente sfuriata di Antonella Elia che ha vomitato di tutto e di più in faccia a Samantha De Grenet, che per quanto insostenibile non si capisce perchè debba accettare in silenzio insulti infamanti da un’opinionista del programma (le ha dato della stronza, della grassa, della nana, della vecchia, della fallita, come se fosse una cosa normale), per poi raschiare il fondo con la sorpresa nei confronti di Giacomo Urtis.
Il chirurgo ha incontrato la mamma e soprattutto il papà, che non ha mai pienamente accettato la sua omosessualità.
Urtis ha spiegato di essere cresciuto in un “paesino chiamato Alghero” (qualcuno gli tiri un disco di Giuni Russo), dove solo l’eterosessualità era la norma. Urtis ha collezionato fanciulle, fino a quando ha capito di provare attrazione per gli uomini.
Qui Signorini, dopo aver giustamente sottolineato come l’omosessualità NON sia una malattia, ha ricordato la sua storia personale, con 7 anni passati insieme ad una donna, per poi definire una ‘scelta’ l’omosessualità.
Non una.
Non due.
Bensì per ben tre volte, allargando il campo anche alle famiglie arcobaleno.
Ora, che in diretta tv su Canale 5 si debba ancora definire “scelta” l’essere o il non essere LGBT è alquanto insostenibile.
Caro Signorini, si puó scegliere o meno di fare un determinato tipo di tv. Tu hai deliberatamente SCELTO la strada peggiore.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy