Come scritto giorni fa, Laura Pausini ha prestato la propria voce a Io Sì (Seen), brano portante di La vita davanti a sè, film di Edoardo Ponti che segna il ritorno sul set di Sophia Loren.
La canzone verrà presentata all’Academy per gli Oscar del 2021, sogno che la Pausini ha ufficialmente iniziato a cullare, come dichiarato oggi a LaRepubblica.

“In agosto ho ricevuto la telefonata dell’autrice Diane Warren, mi ha spiegato la trama del film. Insieme alla presenza di Sophia, è la ragione per cui ho partecipato al progetto. Mi ha mandato la canzone in inglese, ma sia Diane che Edordo ci tenevano che fosse in italiano. Così abbiamo iniziato a lavorare sul testo insieme a Niccolo Agliardi. Seen vuol dire ‘visto’, metricamente l’inglese è più corto, è stato impegnativo. Ma la cosa bella è che Io sì girerà il mondo in italiano, per è un grande orgoglio. il brano parla di una persona guardiana dell’altra. Ero molto emozionata quando mi hanno detto che la canzone è stata proposta per le nomination. Negli anno ho anche imparato a non illudermi, ma coltivo la speranza. Per ora siamo stati proposti, e per me è come aver già vinto”.

In realtà Laura Pausini potrebbe aver incredibilmente beccato l’anno giusto. Con il rinvio di un anno di No time to Die, la super favorita Billie Eilish dovrà aspettare il 2022, per sognare la statuetta. E Diane Warren, autrice del brano, viene da UNDICI candidature andate a vuoto. UNDICI Oscar sfiorati, ma mai conquistati. La dodicesima potrebbe essere quella buona.
Anche se non è chiaro se e quanto la Pausini abbia messo bocca sul pezzo.
Per regolamento, l’Oscar lo vince solo e soltanto chi ha scritto il brano. Gli autori, in sostanza, e non chi lo canta.
Laura avrebbe tradotto la canzone dall’inglese all’italiano insieme a Niccolo Agliardi. Verranno quindi considerati anche loro come ‘autori’?
Il 13 novembre, quando La vita davanti a sè arriverà su Netflix, avremo sicuramente una risposta più chiara.