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  • SecondoMarco 26 Ottobre 2018 at 23:42

    Brava si ma definirla fenomeno non so…

  • Fabri 26 Ottobre 2018 at 23:42

    Sottoscrivo, è esattamente quel che penso io.

  • KSABA dalla Stronzia 26 Ottobre 2018 at 16:11

    Non sempre chi va piano va lontano. E questa ne è la prova. Peccato perché “Body Talk” si fermava a un livello assai alto e un calo simile, specie dopo 10 anni di attesa, non me lo sarei mai aspettato.

  • iamAleFerrara 26 Ottobre 2018 at 13:10

    Deludente e sotto le aspettative (che si erano già inevitabilmente purtroppo abbassate, insieme all’hype generale, dopo Missing U e Honey), specialmente se consideriamo che ci sono voluti quasi dieci anni di lavoro. Davvero triste.

  • Demis 26 Ottobre 2018 at 13:06

    Con tutta onestà mi aspettavo qualcosina in più, mi ha lasciato un po’ spiazzato, almeno a primo impatto. Poche tracce e dalla durata eccessiva, considerando ciò che offrono realmente… Risultato? Canzoni poco incisive e prolungate inutilmente più del dovuto, direi quasi “annacquate”, con una certa ripetitività di suoni (per nulla originali, sanno di già sentito). Non si tratta di un brutto lavoro complessivamente, l’atmosfera non manca, ma i precedenti album “Robyn” e “Body Talk” rimangono qualche spanna sopra a questo, secondo me. Nonostante ciò, mi sembra che stia ottenendo recensioni entusiastiche da parte della critica, forse nasconde un concept coerente e ben studiato… Bo, devo ascoltarlo più volte per farmi un’idea precisa.

  • Fabri 26 Ottobre 2018 at 11:38

    Devo capire se mi piace, onestamente…