Sarà un’estate ‘storica’ per i gay di Roma.
La fettuccia di mare che per anni ha calamitato migliaia di omosessuali in quel di Capocotta, infatti, non esiste più. Almeno non fino a come avevamo imparato a viverla in questi ultimi anni.
Dopo il Settimo Cielo, messo sotto sequestro ad inizio gennaio, il prefetto Tronca ha chiuso i battenti anche per altri storici stabilimenti glbtq, vedi il Mediterranea.
E non solo, comprendendo anche Zagaja, Porto di Enea, Oasi Naturista e Mecs.
Tutto o quasi abusivo, praticamente. E da decenni.
L’ESERCITO ha oggi accompagnato le RUSPE, per abbattere gli abusi sul litorale, come scritto da Roma Today.
Bisognerà ora capire COSA verrà abbattuto, ma certo è che tra pochi mesi, quando il caldo tornerà ad allietare le nostre domeniche, Capocotta non sarà più la stessa.
E allora come fare? Facile.
Ritorno ai ’60. Pranzo al sacco con teglia de lasagna, ombrellone, lettino da casa e ciao.
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26 Marzo 2016 at 13:14
se niente era a norma e tutto abusivo…hanno fatto bene. via tutto…anzi, gioverà anche alla spiaggia che si allargherà. io non ho mai dato una lira a sti mezzi ciringhitos, per cui per me non cambia nulla…ho sempre portato con me in macchina: ombrellone, lettino e borsa termica. mai pagato i ragazzi che portano le bibite e mai dato un euro ai parcheggiatori abusivi. secondo me quest’anno, senza quei mostri in legno, la spiaggia sarà piu bella. e ovviamente nulla cambierà dietro le dune…..voglio dire, l’assenza di quelle baracche oscene, non influenzerà mica le nostre belle conoscenze tra le fatte….per cui…sti grancazzi…..anzi…ti dirò di più…non vedo l’ora inizi la stagione!!!
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26 Marzo 2016 at 11:29
I commenti dei soliti (finto?)-gay pasdaran della legalità solo quando c’è da colpire la comunità gay. Roma vive nell’abusivismo totale, vediamo se invocherete le ruspe anche per tutti gli stabilimenti non lgbt.
E in quanto al commento di RVAA sui “pervertiti”, stendiamo un velo pietoso. Piaccia o non piaccia, finora ci sarà sempre un genitore (per sbaglio) etero che raglierà come un ossesso se vede una coppia gay nella stessa spiaggia coi cui va con la sua prole di mocciosi sfigati, complessati e cresciuti a pane e omofobia.
Invece di dire fesserie, fai funzionare i neuroni e rifletti sul fatto che le spiagge gay ci sono (e senza che nessuno abbia nulla da dire, men che meno – follia! – un omosessuale) in tutti i Paesi civili e con parità di diritti, in primis nella liberissima e libertarissima Spagna. -
25 Marzo 2016 at 16:28
seriamente, ma ancora nel 2016 dobbiamo parlare di “spiaggia gay” – se lì c’è abusivismo bene che si ruspi, e soprattutto, meno ghettizzazione interna, piuttosto si lotti al fine che in questo paese si sia liberi di andare in una qualunque spiaggia mano nella mano con il proprio partner, senza doverlo fare in una spiaggetta per scambisti e pervertiti.
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