Cher accusata di DISCRIMINAZIONE RAZZIALE

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La notizia è ufficiale e fa abbastanza ridere, ma tant’è.
Cher è stata citata in giudizio da alcuni bastardi che hanno lavorato con lei per il “Dressed to Kill Tour”.
Il motivo? La leggenda di tutte le leggende si sarebbe più volte lamentata con il suo ex coreografo Kevin Wilson per il numero di ballerine NERE presenti. Un numero eccessivo, a suo dire. La querela è stata presentata mercoledì a Los Angeles. Secondo quanto affermato da Wilson, Cher avrebbe espressamente chiesto (ordinato) di trovarle una ballerina BIANCA e bionda. Basta ballerine NERE sul mio palco.
Wilson, che è afroamericano e ha anche ballato al fianco di Cher, è stato poi licenziato insieme a due ballerine, ovvero Suzanne Pasqua (nera) e Jacquelyn Ballinger, dopo lo scandalo di un mezzo tentato stupro ai loro danni da parte di un ballerino bianco del gruppo. Un mese dopo aver denunciato quanto avvenuto, i 3 sono stati cacciati. Mentre l’assalitore o presunto tale NO. La motivazione? Facile. Lui era bianco, loro erano neri. E il bianco vince sempre.
In poche parole Cher sarebbe una RAZZISTA di prima categoria.
Immancabile la replica del portavoce della diva: “queste accuse sono ridicole. Non possono essere più lontane dalla verità. L’accusa di discriminazione razziale è falsa. Attribuire simili dichiarazioni a Cher è semplicemente assurdo”.
C’è altro da aggiungere?

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