Carlo Giovanardi attacca: il musical Priscilla crea problema ai figli

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Al Ciak di Milano c’è un musical che da MESI incanta la platea.
Si chiama Priscilla ed è uno spettacolo sia per gli occhi che per le orecchie dello spettatore.
Uno tsunami di musica e lustrini, divertente, coinvolgente ed estremamente EDUCATIVO, come chiunque abbia visto il capolavoro cinematografico dovrebbe sapere. Perché c’è un figlio di 8 anni che ‘ACCETTA’ e ‘digerisce’ senza troppi problemi l’omosessualità del padre, dimostrando ancora una volta come sia solo il mondo degli ADULTI a rimanere incastrato in preconcetti sociali e sessuali.
Eppure Priscilla – il Musical ha fatto girare le palle a qualcuno.
A chi? E indovinate un po’. Ovviamente a lui, Carlo Giovanardi, che da KLAUS DAVI ha tuonato le minchiate di giornata:
Credo che un padre che si rivela gay al proprio figlio di otto anni possa creargli problemi. Può capitare anche che un bambino abbia un padre o una madre che possono avere dei problemi, delle patologie. Allora, sicuramente, chi si trova a vivere situazioni di questo tipo, anche nei confronti delle altre famiglie e degli altri bambini, qualche problema ce l’ha. Credo che un bambino di otto anni faccia fatica a orientarsi e a capire la situazione in cui si trova a vivere, confrontandola con altre. Secondo me qualche problema se lo pone“.
Ma non è finita qui, perché pressato dalle domande dell’OMOFOBO Davi, che gli ha candidamente chiesto “quindi ritiene improbabile che, come avviene nel musical, il bambino accetti il padre gay?”, Giovanardi ha così concluso: “Un conto è la finzione, un conto la realtà. Una situazione simile qualche problema al minore lo crea“.
Ora, detto che Priscilla è un musical PAZZESCO, che consiglio a TUTTI di andare a vedere, qui c’è ormai un errore di fondo chiamato Carlo Giovanardi.
Perché quest’uomo ha un SERIO problema con l’accettazione dell’omosessualità. Una patologia che andrebbe curata, e bene, prima che possa ulteriormente degenerare. Detto ciò, follie della strana coppia Davi/Giovanardi a parte, ben venga QUALSIASI tipo di pubblicità nei confronti di Priscilla, musical gioiello che non ha NULLA di sbagliato. Se non il fatto che PURTROPPO, dopo due ore di straordinario divertimento, finisca. 

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