Siamo solo ai primi dati, e soprattutto ai primi giorni, ma il ciclone Lana Del Rey sembra essersi abbattuto sull’Europa.
Prima in undici paesi, Italia compresa, con l’Inghilterra che l’ha ufficialmente incoronata.
Perché la Del Rey è subito balzata in testa alla chart britannica, spodestando colei che sembrava ormai inaffondabile, ovvero Adele.
Prima in Francia, Germania, Austria, Belgio, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e da poche ore persino States.

Il boom improvviso della cantante ha stupito tutti, Interscope compresa.
Lo sbarco a Milano di pochi giorni fa ha infatti confermato quanto si diceva a mezza bocca.
La Del Rey vive davvero con ‘terrore’ questo improvviso successo.
Il live che l’ha vista protagonista ai Massive Arts Studios è stato volutamente ‘intimo’ (5 canzoni, qui la mini recensione firmata RNBJunk) e per pochi fortunati, a quanto pare rimasti affascinati dalla sua voce, tutt’altro che tentennante come al Saturday Night Live Show. Ed e’ stato proprio quell’ormai celebre live, probabilmente mal ponderato dalla stessa casa discografica, a mettere un freno alla campagna di lancio. Perché adesso Lana ha ‘paura’ di sbagliare, soprattutto se in diretta, e davanti ad un pubblico sterminato come quello della televisione.
Il ‘fenomeno’ Del Rey è praticamente scoppiato in mano un po’ a tutti, lei in primis.
D’altronde sono i numeri a parlare. Per ora parziali, ma pur sempre incredibili, con quasi 50,000 copie vendute in 24 ore in Inghilterra, e un quadro complessivo che potrà avere un definitivo riscontro la prossima settimana. Nella speranza che qualcuno le dia un tranquillante, una bella botta sulle spalle, e le faccia capire che deve darsi una calmata. Perché se inizi a vivere i live tv con l’incubo dell’errore e delle conseguenti critiche, sei semplicemente fottuta.

Update: rimanendo in tema, live francese a Le Grand Journal di TUTTO rispetto.