Spetteguless intervista Francesco Scognamiglio

Condividi

Dopo la chiacchierata della scorsa settimana con Sale & Pepe, torna l’appuntamento con le interviste di Spetteguless. Un appuntamento che il sottoscritto si AUGURA di poter trasformare in qualcosa di ‘settimanale’, in modo da dar voce ai tanti personaggi che in qualsiasi modo contribuiscono ad alimentare, direttamente o indirettamente, le nostre giornate.  Visto e considerato che in questi giorni l’Italia è al centro dell’attenzione mediatica per la Milano Fashion Week, ho pensato di intervistare uno degli stilisti nostrani più apprezzati, sia in patria che all’estero, tanto da aver vestito negli ultimi tre anni stelle come Lady Gaga e Madonna. Di chi parlo? Di Francesco Scognamiglio, che non solo ringrazio per il tempo concessomi, anche se solo via e-mail, con tutte le conseguenze di mancata interazione del caso, ma anche per i due bozzetti pensati e ideati per la Germanotta qui su Spetteguless pubblicati in esclusiva per la prima volta. Grazie ancora Francesco, e buon’intervista a tutti.

 Non essendo il sottoscritto un grande conoscitore del mondo della moda, tanto da potermi permettere chissà quali quesiti tecnici o critici, quest’intervista cercherà di occuparsi di tutt’altro. Ovvero del Francesco Scognamiglio inedito, capace di vestire buona parte delle icone pop più amate dal mondo glbtq. Hai infatti vestito Paola e Chiara, Madonna, Lady Gaga, Rihanna. Ora, io mi chiedo, quale di queste cantanti ti ha dato maggiori soddisfazioni? E soprattutto, con quale di queste c’è stato un feeling particolare, immediato, inatteso, e magari duraturo?

“Ovviamente Madonna. La persona che amavo da quando avevo 8 anni. Da quando ho avvertito subito il suo grande talento e la donna alla quale aspiravo. E oggi, quando ci incontriamo a New York e lei mi chiama per nome, beh… l’effetto è molto strano. Ma sono davvero felice di aver scoperto che dietro una donna così potente si nasconde un grande cuore. Amo la sua intelligenza e la sua forza. Lei poi è una che ricorda solo le cose che la colpiscono”.

– Tra te e Madonna, negli anni, è nata un’amicizia. Un rapporto sincero, che va oltre la semplice collaborazione. Puoi dirci che tipo di donna, madre e artista, è in privato?

“Amicizia è un parolone. Ci conosciamo, la vedo quando sono a New York, e lei con me è sempre super carina. E’ riuscita a non mettermi mai in difficoltà o in imbarazzo. Anzi. Mi fa sentire a mio agio ogni volta. L’unica cosa che continua a sconvolgermi è che quando sono con lei mi sento una persona serena e tranquilla. Quando poi la saluto e vado via mi chiedo: ma lei è davvero Madonna? La rockstar che da bambino ad oggi ha segnato la mia vita? Ecco, in quel momento lì vado in tilt”.

– Hai avuto il piacere di vedere W.E., suo secondo film da regista, o ascoltare qualcosa del suo nuovo album? Impressioni? Opinioni? Pareri? Svelaci dei retroscena!

“Sono arrivato a Venezia il giorno dopo la prima perché avevo impegni di lavoro. Per il resto….. non dico nulla”.

– Due parole su Brahim Zaibat,  suo nuovo Toy Boy? Credi che possa davvero funzionare, dopo la rottura con Jesus Luz?

“Credo che il volere del cuore di ognuno di noi sia la scelta giusta per la propria felicità”.

 

– Lady Gaga ha più volte indossato dei tuoi abiti. Folli, geniali, che hanno fatto il giro del mondo. Ora, io mi chiedo, ma il ‘personaggio Gaga’ è reale, oppure totalmente o anche in solo in parte costruito da ‘altri’? Ovvero, ciò che indossa, produce e realizza, è realmente farina del suo sacco? E infine, gli abiti che le hai fatto indossare, li hai realizzati pensando proprio a lei? E se sì, perché l’hai immaginata proprio così?

“Perché io prima di farle dei costumi, perché alla fine non sono abiti, ma veri e propri costumi, ho sempre interagito con lei. Lei mi ha sempre inviato delle mail con delle immagini, delle emozioni tradotte in foto dalla quale io dovevo tirare fuori la sua anima e ogni volta che mettevo su carta delle illustrazioni, bè, lei è sempre impazzita. E le ha sempre indossate. E’ assolutamente geniale”.

– Credi che Lady Gaga possa diventare realmente la nuova Madonna?

“Credo che Gaga segnerà la nuova era della musica. Madonna ha segnato un altro momento. Lei però dovrà essere brava e costantemente geniale nel riuscire nella sua impresa. E’ troppo presto per dare una risposta a questa domanda”.

– Milano Fashion Week. La città invasa da modelle, stilisti e giornaliste. Che solitamente tutto fanno tranne che ‘criticare’, perché è sinceramente difficile, se non impossibile, leggere delle stroncature da parte della stampa di settore nei confronti di stilisti affermati, spesso ‘permalosi’ e ormai fondamentali per l’esistenza stessa dei quotidiani, viste le pubblicità pagate a peso d’oro. Ma è davvero così difficile accettare una critica nel mondo della moda?

“Le critiche sono parte del nostro lavoro. Sono rischiose a volte ma allo stesso tempo tengono alto il nome, soprattutto se queste ultime vengono fuori da penne internazionali che possono rendere un brand ancor più noto di quanto si pensi. Io ho sempre accettato le critiche, che fossero buone o meno. La cosa importante è saperle ascoltare e rispondere in maniera altrettanto critica”.

– Come vestirà la donna del prossimo anno? Te hai appena sfilato sulle passerelle milanesi. Dacci qualche anticipazione.

“Leggerezza, sensualità e sessualità. Ho tirato fuori da un vecchio baule dei vecchi pizzi francesi e ho cominciato ad intarsiarli con le mie mani su camicie e gonne… e abiti… e così via, la collezione ha preso una piega diversa dalle altre stagioni. Dal menta freddo al color albicocca al bianco ghiaccio fino ad un nero profondo. Sono questi i codici di Scognamiglio per la prossima estate”.

– C’è uno stilista che ancora oggi, dinanzi al pronunciare il suo nome, ti emoziona?

“Sarò ripetitivo ma ho sempre un ricordo di grande affetto e di grande amore per l’unico genio della moda mai esistito: Gianni Versace”.

– E il nome di un’artista, cantante o attrice, con cui non hai mai collaborato ma che vorresti plasmare ‘a tua immagine e somiglianza’?

“Mah, credo Charlotte Gainsbourg. E’ la più moderna di tutte”.

– Sogni nel cassetto? Realizzati o ancora irrealizzati?

“Vivere serenamente e avere sempre più tempo per tornare nella mia magica Napoli. Poi… il sogno di fare il regista. Magari un giorno…”

– Dove ti vedi tra 20 anni?

“Tra Pompei e New York. Ovvero la città nella quale sono nato e la città nella quale vivrei”.

– Infine, un’ultima domanda, che esce completamente dalla strada intrapresa durante la nostra chiacchierata ma che il sottoscritto vorrebbe in queste interviste quasi ‘istituzionalizzare’, in modo da far prendere una posizione netta su un tanto attuale quanto delicato argomento: Favorevole o contrario ai matrimoni gay?

“Favorevole. La felicità non ha sesso. Il piacere non ha sesso. Viva l’amore. Quello vero”

Grazie Francesco.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy