Lady Gaga all’EuroPride 2011: roba da X-FILES

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E’ ufficiale. No, ancora no. Quasi. Siamo vicini alla certezza. Ora arriva. In giornata sarà comunicato. Si è mossa addirittura l’ambasciata americana. Manca poco. E’ fatta. Forse c’è di mezzo la CIA. Chiamati Scully e Mulder. Trattative in direttura di arrivo. Scalpita anche Papa Benedetto. Agitazione in Vaticano.
Da circa 24 ore la rete è letteralmente impazzita.
Perché ormai non si parla di altro.
Ovvero di Lady Gaga al Roma EuroPride 2011.
Anche il sito de LaRepubblica se n’è ufficialmente occupato pochi minuti fa. Saremmo ormai alle trattative finali. Lady Gaga sbarcherebbe a Roma grazie alla Universal e SENZA INTASCARSI UNA LIRA, canterebbe un paio di canzoni (ovviamente certa Born This Way) e soprattutto prenderebbe parola per sostenere i diritti glbtq, che in questo Paese purtroppo arrancano. Un’apparizione EVENTO mediaticamente spettacolare.
Perché con l’incredibile e sinceramente impensabile sbarco di Gaga al Circo Massimo l’EuroPride capitolino otterrebbe una cassa di risonanza mostruosa, impensabile, planetaria. Paradossalmente dannosa? Direi proprio di NO, perché se la partecipazione della Germanotta potrebbe effettivamente finire per OSCURARE il Pride, il suo atteso ed accorato intervento finirebbe per riaccendere i riflettori sul senso stesso della sfilata. Se fino ad oggi gli organizzatori pronosticavano un afflusso di 500/800,000 persone, con l’arrivo di Lady Gaga quelle cifre potrebbero addirittura passare al moltiplicatore. Perché stiamo comunque parlando dell’icona pop AL MOMENTO più potente del mondo. Oltre 30 milioni di fan su facebook, più di 10 su Twitter. L’annuncio era atteso PER OGGI. Così era trapelato ieri sera. Oggi viene dato per certo per DOMANI. Si limano gli ultimi particolari, scaletta, orari. Intervento dal palco in PRIMA SERATA, ore 21, ovvero circa 30/45 minuti dopo l’arrivo al Circo Massimo, probabilmente già ZEPPO di ‘little monsters’. E qui sta forse l’unico intoppo, perché in tanti, troppi, potrebbero ‘saltare’ la sfilata per accaparrarsi i posti migliori sotto il palco. Della serie ‘sticazzi del Pride, W Gaga, noi siamo qui per lei e qui l’aspettiamo’. Ed è qui che si incappa nell’errore. Perché la Germanotta sta venendo a Roma proprio per SOSTENERE questo Europride e le sue DOVEROSE rivendicazioni. Il suo arrivo nella Capitale sarà sì FONDAMENTALE ma SOLO e SOLTANTO per dare un risalto ancor più internazionale all’evento dal punto di vista mediatico, per portare il Pride romano ai quattro angoli del Pianeta, per mostrare a miliardi di persone il vergognoso e giurassico STATO comatoso in cui riversano i diritti glbtq nel nostro Paese. Perché il Gay Pride è ALTRO, NON è Lady Gaga. Ed è NECESSARIO parteciparvi, sfilare, INONDARE Roma, le sue vie, il centro storico, coinvolgere una città intera e marciare UNITI verso il Circo Massimo (e non fermarsi qui dalla notte precedente), dove ad attenderci ci sarà lei, SANTONA dei gay di tutto il mondo, ormai ad un PASSO dal defintivo sì, che possiamo dare praticamente per scontato. In arrivo domani? E chi lo sa, ormai è Gaga Tormentone. 

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