Autobiografia a 24 anni per Anna Tatangelo: ecco RAGAZZA DI PERIFERIA

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Per scrivere un’autobiografia a 24 anni o sei Orson Welles, che a 23 anni spaventava il mondo via radio e a 25 girava Quarto Potere, o Madre Teresa di Calcutta, che a 18 anni prendeva i voti, o Ruby Rubacuori, che ancora minorenne frequentava Premier settantenni, oppure na PORACCIA, arrivata talmente alla frutta da dove raschià il fondo del barile.
A quale categoria appartiene Anna Tatangelo? Non saprei, fate voi, ma questa è la STRABILIANTE sinossi che accompagna la sua autobiografia UFFICIALE, venduta alla modica cifra di 14,45 euro da Feltrinelli.

Certe storie somigliano talmente a delle favole che sembrano fatte apposta per essere raccontate (due righe e già me stai a fa rode er culo, finiscila). La storia di Anna Tatangelo è quella di una Cenerentola contemporanea (ma levate va), materia di sogno per tante ragazze come lei (ovvero?). Anna nasce a Sora, nella profonda provincia laziale (ma che davero davero?). È l’ultimogenita di Dante e Palmira, due pasticcieri che producono la ciambella sorana (e anche sticazzi no?). Anna ama la musica, e ci prova. Fin da giovanissima va in giro per concorsi canori (dicesi sagre de paese). Il talento non le manca, né tantomeno la tenacia. È così che, a soli quindici anni (ma ne dimostra il triplo), si trova sul palco dell’Ariston. “Ho soltanto la mia età” canta nel primo verso della sua Doppiamente fragili. E vince: prima classificata nella categoria giovani (nati vecchi) del Festival di Sanremo. Da lì dischi, concerti e altre soddisfazioni professionali si susseguono (tipo quali?). Ma la favola non è finita (quale favola?). Lo stesso anno conosce Gigi D’Alessio (che culo), una vera star, e con lui canta Un nuovo bacio (aricheculo). Galeotta fu la canzone (perché da carcere) e chi la scrisse, dopo qualche tempo fra i due nasce una storia d’amore. Per un anno si frequentano segretamente (D’Alessio è sposato), finché la loro relazione diventa ufficiale. La giovane Anna si ritrova in una tempesta di maldicenze (“troiò, puttanazza, a mignottò!“), viene accusata di essere una rovina famiglie, un’opportunista (“zoccola!”). Qualche anno più tardi, una gravidanza sembra regalare il sigillo a una storia straordinaria (de che?). Ma Anna dovrà soffrire ancora un po’, stringere ancora i denti, essere di nuovo più grande della sua età (e falla sembrà pure n’artro po’ più grande… già pare mi madre). Il lieto fine arriverà poco dopo (si chiama parto, non è la prima al mondo), e Anna e Gigi lo chiameranno Andrea.
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Aò, aridatece il coming out di Ferro.

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