20 anni di American Life, incompreso album capolavoro di Madonna

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22 aprile 2003.
20 anni fa usciva in tutto il mondo American life, nono album di Madonna, da lei interamente prodotto insieme a Mirwais Ahmadzai.
Un concept album dal forte taglio politico,  un manifesto pacifisca che uscì nel pieno della guerra USA in Iraq, con George W. Bush alla Casa Bianca. Straordinaria la copertina dell’album, che raffigurava Madonna in versione Che Guevara, con il primo singolo promozionale estratto da 007, Die Another Day, seguito da titoli di tutt’altro avviso. American Life, Hollywood, il fantastico Nothing Fails (mai realizzato il video) e Love Profusion. Come singoli promozionali, invece, uscirono Nobody Knows Me e Mother And Father.
5 milioni di copie vendute e un fiume di polemiche, esplose subito con l’uscita del video di American Life, la cui prima scioccante versione venne censurata (sopra). Nel video dello scandalo Madonna lanciava una bomba nel corso di una sfilata con modelli vestiti da soldati. Bomba raccolta da George W. Bush, che la usava per accendersi un sigaro.
Un album straordinario e dagli ipocriti americani inizialmente rifiutato, perché costretti a guardarsi ad uno specchio grondante sangue. Madonna smontava il mito del sogno americano, lanciando granate contro l’orrore di ogni guerra. 20 anni dopo American Life suona ancora magnificamente,  tanto dall’essere invecchiato come pochi altri dischi pop degli ultimi decenni. Un capolavoro inizialmente e ancora oggi incompreso, vedi Rolling Stone che l’ha recentemente definito “confuso, orribile e imbarazzante“.

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