James Corden invia 297 copie di Philadelphia a Donald Trump in modo da fargli capire qualcosa sull’AIDS – video

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E’ dei giorni scorsi la notizia delle dimissioni in massa di alcuni consiglieri di Donald Trump a causa dell’inesistente politica presidenziale nel contrastare l’HIV/AIDS.
James Corden, da sempre meravigliosamente sul pezzo, ha annunciato di aver inviato 297 copie di Philadelphia, capolavoro del 1993 di Jonathan Demme che portò Tom Hanks al suo primo premio Oscar, in modo da insegnargli qualcosa sull’argomento.

“La maggior parte di quello che so, quando ho iniziato a conoscere l’HIV e l’AIDS, è arrivato dal film ‘Philadelphia’. La mia prima volta fu in televisione, conobbi questa malattia grazie al film e cominciai a preoccuparmi, ad interessarmi. Forse Donald Trump non si preoccupa perché non ha mai visto ‘Philadelphia’. A dire il vero, sono abbastanza sicuro che sia questa la causa”.

Corden ha rivelato di aver provato ad inviare più volte il film alla Casa Bianca, ma i tentativi sono sempre falliti, così ha deciso di inviare le 297 copie a Mar-a-Lago, campo da golf in Florida spesso frequentato da Trump.

“Perché stiamo continuando ad inviarlo alla Casa Bianca? Lui è non c’è mai. Sta sempre a giocare a golf. La ragione per cui abbiamo inviato 297 copie è che non potevamo permettercene altre”.

Corden, genio, ha poi chiesto a tutti i suoi telespettatori di inviare copie di Philadelphia a Trump, in modo da svegliarlo sull’argomento hiv/AIDS.

Più di 1,1 milioni di persone negli Stati Uniti vivono con l’HIV / AIDS, e di questi solo il 60 per cento sono in grado di accedere ai farmaci, per non parlare dei 36,7 milioni di persone nel mondo che vivono con l’HIV, 2 milioni dei quali sono bambini sotto i 15 anni. Molte persone non sanno neanche di averlo, soprattutto perché l’HIV viene ancora oggi visto come stigma, e la gente non ne parla. Ci auguriamo che Trump vedendo Philadelphia possa capire due cose: uno, Tom Hanks meritava sicuramente l’Oscar; e due, che si renda conto che l’HIV e l’AIDS sono qualcosa che qualsiasi leader mondiale non potrà mai provare ad ignorare“.

Applausi per James.

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