Julie Andrews, ‘la mia vicinanza alla comunità LGBT è innata’

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886988e9d5f47f7f0a8157467f952277 Icona lgbt da una vita, grazie a titoli come Mary Poppins, Tutti insieme appassionatamente, Victor Victoria e Thoroughly Modern Millie, Julie Andrews, 81 anni all’anagrafe e un Oscar, cinque Golden Globe, due Emmy, tre Grammy, due BAFTA, un People’s Choice Award, uno Screen Actors Guild e un David di Donatello vinti, è tornata a parlare della propria vicinanza alla nostra comunità dalle pagine del The Advocate.

«Il teatro è sempre stato un mondo aperto e libero. Non credo che ci sia mai stato anche solo un momento in cui non sia stata alleata della comunità LGBT. Devo dire, però, che nella mia città natale, nella mia comunità, ero molto consapevole del bigottismo imperante, e non lo capivo. Mi sono sempre sentita sollevata perché non ero come loro e non la pensavo come loro, ed ero sconcertata dal fatto che il mondo non li avesse istruiti. Non mi sono mai imbattuta nell’idea della discriminazione, la vicinanza alla comunità è sempre stata innata».

Icona nel DNA, in sostanza, per una Julie Andrews a breve in onda su Netflix con uno show per bambini. Julie’s Greenroom, non a caso da lei voluto il più inclusivo possibile, perché ‘l’arte aiuta le persone a comprendere gli altri e a trascendere le barriere, e non riesco a pensare a qualcosa di più importante’. Mito.

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