San Valentino omofobo in un locale di Messina per un abbraccio di una coppia lesbica: ‘se poteste evitarlo…’

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d25125636869b887a88174cd3181e07aSan Valentino a tinte omofobe, a Messina, come segnalato da due ragazze presso il sito MessinaOra.it.
Protagoniste dello spiacevole accaduto Diletta Di Bartolo e la sua fidanzata Federica, andate a cena fuori per festeggiare il giorno degli innamorati. Con incredibile sorpresa.

Ieri sera io e la mia ragazza eravamo a cena in un noto pub di Messina, Il Chiodo, una situazione molto informale ma carina, avevamo accanto una tavolata di otto persone e davanti a noi due genitori giovani con una bambina che avrà avuto all’incirca 2/3 anni. Tutto procede normalmente per il meglio, io e lei non stiamo facendo assolutamente nulla di eclatante, anzi rispetto al solito siamo addirittura ancora più discrete.
Ad un tratto, mentre attendiamo il dolce, si avvicina quello che presumo sia il proprietario, il quale chiede a noi, la sera di San Valentino “se possiamo evitare…” … Perché c è una bambina…” “Se volete vi posso fare accomodare nell’altra sala…”
Noi rimaniamo un attimo perplesse, allibite, e ci scende addosso un’inevitabile tristezza, in quanto in quel preciso momento eravamo appena abbracciate ed io le avevo dato un bacio sulla guancia, ed il massimo di più che era potuto accadere durante il corso della serata saranno stati dei baci a stampo molto innocenti. Mi è sorto spontaneo dire che se io e lei fossimo stati un ragazzo ed una ragazza, nessuno si sarebbe mai sognato, la sera del 14 febbraio, di sindacare su qualche manifestazione d’affetto.
Il signore in questione, mentendo spudoratamente, afferma che avrebbe fatto lo stesso identico appunto ad una coppia eterosessuale, perché “…Quando ci sono bambini….”.

Un racconto che ha dell’incredibile, ma che purtroppo risulta assai credibile, in una certa Italia ancora bigotta e omofoba.
Non è chiaro se sia stato davvero il padre della bimba a lamentarsi o se sia stata una spiacevole iniziativa personale del proprietario del locale, ma l’offesa, nei confronti di Diletta e della sua compagna, comunque la si voglia vedere, è stata palese. Tanto dall’andarsene in fretta e furia.

“Io e la mia ragazza abbiamo rapidamente terminato la cena, pagato, ed evitato di riprendere la discussione, ma consapevoli del fatto che questa faccenda va divulgata, e che chiunque sia contrario all’omofobia ed alle discriminazioni in ogni loro forma e manifestazione, deve essere al corrente di quali siano nella nostra città i posti da evitare poiché contrari ai loro principi.
Perché non è giusto rassegnarsi a questa tipologia di eventi, perché VOI proprietari/gestori di locali che rimproverate due ragazze innamorate NON SIETE lNORMALI, e per quanto gentilmente vi possiate essere rivolti, per quanto vi sentiate nel giusto, non abbiate dubbi, quello è stato un atto di violenza”.

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