Uganda, polizia nega il Pride: è illegale

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Kenyan gays and lesbians and others supporting their cause wear masks to preserve their anonymity as they stage a rare protest, against Uganda's increasingly tough stance against homosexuality and in solidarity with their counterparts there, outside the Uganda High Commission in Nairobi, Kenya Monday, Feb. 10, 2014. Homosexuality has been criminalized in Uganda where lawmakers have recently passed a new bill, which appears to have wide support among Ugandans, that prescribes life imprisonment for "aggravated" homosexual acts. (AP Photo/Ben Curtis)

La polizia ugandese ha impedito agli organizzatori del Pride di Kampala, capitale del Paese, di sfilare per le strade della città.
Ordine di un ministro, che ha definito la manifestazione ‘illegale’.
A denunciare il fattaccio Frank Mugisha, leader dei diritti LGBT in Uganda, con oltre 100 persone radunatesi sabato per sfilare prima fermate e poi caricate su alcuni minibus dalla polizia.
L’omosessualità è ancora oggi considerata un crimine in Uganda a causa di un’antica legge di epoca coloniale che definisce gli atti omosessuali “contro l’ordine della natura.”
Nel 2014 il presidente dell’Uganda ha firmato un disegno di legge anti-gay che impone la pena di morte ai gay. Legge poi fortunatamente stroncata da un tribunale.

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