Pierluigi Diaco su CHI: ho sofferto per un uomo, non credo negli orientamenti di genere

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Per me la dimensione erotica è molto più ricca e articolata di una definizione, io sono e sono stato tante cose insieme. Ho anche vissuto con un uomo e con una donna insieme. Dunque? Io capisco quando le persone mi criticano dicendo che non voglio svelarmi, ma questo è un tempo in cui le categorie aiutano le persone a semplificare i sentimenti, come se i sentimenti fossero materia semplice’. ‘Io vivo i miei sentimenti in modo libero, ma con la riservatezza che il sentimento merita, non credo negli orientamenti di genere. Sono un peccatore e ritengo l’incontro con gli uomini un incontro tra simili. E, in questo, ci vedo qualcosa di poetico. Non mi piace il ruolo di chi vuole recitare la parte della famiglia convenzionale. Io credo, da uomo di fede, nel mistero che unisce un uomo e una donna che creano una famiglia. Tutto il resto è un’avventura la cui dimensione erotica più forte sta proprio nel suo non essere chiara ed essere nascosta. Ora c’è una persona che ha deciso di starmi accanto, e io accanto a questa persona, sulla base del fatto che non dobbiamo dircelo tutti i giorni. Non può fare notizia la sua identità. Se lo fa è cosa miserabile‘.

Vabbè.
Quale e quanto spreco di parole per dire una cosa tanto semplice. Che suona più o meno così.

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