Modena, parla la ‘mamma vandala’

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Grazie per lo spazio che hai dedicato alla nostra piccola protesta.
Consapevole della pochezza del nostro disagio di fronte ad un problema così complesso, vorrei aggiungere solo poche righe a quanto già espresso.
Prima di avere la mia bambina ero una persona che auspicava un figlio etero perché uno gay avrebbe significato per lui/lei un’esistenza difficile. Che, probabilmente, non ero pronta ad affrontare io stessa.
Ora che mia figlia ha 8 anni mi sono resa conto di quanto tutto ciò fosse limitato ad un’idea di felicità da genitore.
Un figlio può essere felice a prescindere da quello che ci di augura per lui/lei.
Quel poco che ora so é che la varietà di vita che mi presentano mia figlia e i suoi amici é una ricchezza per noi che, alla soglia dei 40 anni, non ci sentiamo vecchi, ma che non riusciamo a pieno a rispecchiarci in loro senza dare un giudizio.
La felicità di un figlio non la costruisci e non la aspetti…. La vedi negli occhi e nei gesti…anche e soprattutto in quelli che non ti aspetti.
Spero solo di riuscire ad assecondare i suoi desideri di felicità senza filtrarli con una morale stupida ed omologatrice per andare a dormire tranquilla la notte.
Spero.
Con questo chiudo la mia parentesi.
E ti mando un bacio grande grande.
A te, che con un’ironia leggera leggera…mi fai dimenticare quanto possa essere pesante scontrarsi con i pregiudizi e le ipocrisie….che tanto ci fanno sentire sicuri.

Un bacio da rigirare immediatamente all’ormai famosa ‘mamma vandala di Modena‘, perché è con una simile generazione di genitori che l’Italia, tra una ventina d’anni, potrà dire di aver definitivamente sconfitto la piaga dell’omofobia.

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