Angelino Alfano versione ‘pora stella’: contro di me violenza inaudita

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Quello che mi ha davvero impressionato ieri, a fronte di una direttiva ai prefetti che li invita a invitare i sindaci a rispettare le leggi e a non fare in Italia cose che le leggi non prevedono, è che mi sono visto tirare addosso una quantità di insulti e di aggettivi di una violenza inaudita: da parte di associazioni e di giornalisti, e oggi da parte di titoli di giornali e di esponenti politici“.
Firmato Angelino Alfano, Ministro dell’Interno che ha gratuitamente scatenato il delirio nella giornata di ieri dopo aver vietato la trascrizione dei matrimoni gay contratti all’estero. Sindaci in rivolta, Pd vivaiddio sugli scudi, Francesca Pascale all’attacco, NCD in trincea e cattofascisti ovviamente soddisfatti della Sentinella Ministeriale, sbalordita dall’inaudita violenza subita dopo aver per l’ennesima volta negato diritti a chi quotidianamente viene realmente ‘violentato’ da insulti diffamanti. Spesso in arrivo anche da quelle istituzioni che lui stesso rappresenta. Un controsenso surreale a cui il vicepresidente PD Debora Serracchiani ha così replicato:
Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari. I diritti civili non sono un problema burocratico, ma un’esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico: sono convinta che nel disegno di legge depositato in Senato vi sia una risposta adeguata”. “Ho fiducia che l’approvazione entro fine anno di quel testo metterà fine a molte polemiche, più o meno strumentali, e porterà il Paese a un livello europeo di civiltà“.
Fiducia, fiducia, fiducia, ormai quasi del tutto persa per strada da chi per anni è stato travolto dalle false promesse. Agire ora, subito, cara Serracchiani.
Basta parole, vogliamo i fatti.

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