Marco e i due genitori affidatari gay: rimarranno sempre un punto di riferimento

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Io non conoscevo niente di questo mondo. E all’inizio non ci volevo andare. Alla casa famiglia me lo hanno detto senza mezzi termini: “Rassegnati, per te non ci sono speranze, nessuno ti prenderà più”. Ma hanno aggiunto che invece c’era questa coppia di uomini… Io ho capito subito che erano gay e ho detto di no. Poi però ho pensato: conosciamoli. Se avessi visto che anche solo uno dei due era effemminato, non ci sarei mai andato. Ho scoperto che i gay non sono come in tv. Cosa fanno la notte è una questione privata: di giorno sono persone normali. Stando con loro ho molte più possibilità. E questa per me è una forma di famiglia, loro rimarranno sempre un punto di riferimento‘.
Parole e pensieri di Marco, primo ragazzo ad essere stato ‘affidato’ ad una coppia di omosessuali nel nostro Paese.
Ovvero Massimo De Trovato, 40 anni, e Alessandro Savona, 47, palermitani come lui. La ‘tripla’ intervista del Corriere della Sera mostra uno spaccato sereno, ‘normale’, famigliare.
Tra sorrisi, battutine e la consapevolezza che un altro tipo di famiglia, anche in Italia, è possibile.
Anzi no, già esiste. E da tempo anche.
Capito Ministra Lorenzin?

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