Fiorella Mannoia vs. Povia su Facebook – si parla di adozioni gay

Condividi

Questa lettera mi é arrivata in risposta ad un cantante che ogni tanto rilascia dichiarazioni diciamo discutibili, non faccio il nome perché non voglio ritrovarmi in un’altra polemica inutile, quello che mi interessa é questa testimonianza che fará scaturire riflessioni, spero civili.

‘Io sono stata abbandonata da piccola messa in un istituto a Firenze e successivamente per fortuna adottata da una splendida famiglia. Il mio babbo e’ morto dopo nemmeno un anno dal mio arrivo avevo 6 anni. Mi ha cresciuta mia mamma adesso ne ho 36 e ti garantisco che ho tutti i valori, i principi e l’educazione di questo mondo e sono straconvinta che li avrei avuti anche se fossi cresciuta con mio padre o con 2 mamme o con 2 padri perché ciò che conta e’ l’amore con cui cresci un bambino e l’amore non ha sesso…. Ti abbraccio Fiorella…..Dove andremo a finire? Grazie ancora’.
Lettera firmata.
Claudia F.

Pensieri e paroli di Fiorella Mannoia su Facebook. Giuseppe Povia, platealmente ‘destinatario’ della lettera pubblicata dalla cantante viste le sue discutibili e inutili sparate omofobe, ha ovviamente replicato alla missiva con un’altra lettera, questa volta a lui indirizzata da un suo fan. Confermando ancora una volta che SI’, ci sono ARTISTI reali e pseudo tali in questo mondo. Ed è sempre un bene ricordarlo.

Leggo il Facebook di Fiorella Mannoia che tra l’altro stimo tantissimo come artista e vedo un post pubblicato poco fa da lei stessa, credo.
Credo anche che sia rivolto a me e non capisco perchè non abbia messo il mio nome quando ha scritto: “non faccio il nome perchè non voglio ritrovarmi in un’altra polemica inutile”. Bè, dire di non fare il nome per non fare polemica è già polemica. Ma tanto ci sono abituato ad un certo ambiente che fa di tutto per farmi sentire sbagliato ed è lo stesso ambiente che professa la libertà di pensiero e di espressione solo se però la pensi allo stesso modo, allineato. Fiorella non ce l’ho con lei ma a lei mi rivolgo anche se capisco che la stima non è reciproca. La lettera della ragazza che lei ha ricevuto e pubblicato è rispettabile ma quando si parla di adozioni di bambini non si scherza e io vorrei pubblicare una delle tante lettere che mi arrivano al riguardo da quando ho fatto i bambini fanno oh nel 2005.
Questo ragazzo ha 21 anni, mi ha scritto delle parole belle che mi hanno commosso e che diventeranno una canzone del disco che sto preparando.
Glielo dico non per farmi pubblicità ma per farle capire che il mio credo è ben saldo almeno nel lavoro, visto che nella vita non sono perfetto, come nessuno del resto. Detto questo la saluto e le dico che non rilascerò nessuna intervista al riguardo e che la cosa per me si chiude qui.
Le rinnovo la mia stima assoluta come artista. Giuseppe Povia Pubblico il testo del primo brano che renderò ancor più musicale e con un ritornello. Ringrazio M. di avermi scritto queste parole.

“Ciao Povia,
Sono un ragazzo di 21 anni e ti scrivo perchè so che sei vicino alle tematiche serie ma ti fanno passare per un ciarlatano. Perchè ti scrivo?
Non ho mai visto i miei genitori e sono cresciuto fino all’età di 7 anni in una casa famiglia dove non mi hanno fatto mancare le cose più importanti:
il gioco, l’equilibrio, gli orari, le regole, le figure, l’istruzione.
Ho avuto fortuna e adesso vivo con i miei genitori adottivi che mi hanno fatto capire ancora meglio il perchè del ruolo della madre e il perchè del ruolo del padre. Fino a quando non si vivono queste situazioni, non si può capire bene di cosa si stia parlando e si fa presto a dire che per crescere un bambino basta solo l’amore.
Non basta solo l’amore per crescere un figlio
ma stabilità, equilibrio e punti di riferimento saldi e non ideologici o politici come dici tu.
Vorrei che tutte queste persone che ti danno contro, entrassero per 5 minuti dentro la mia testa per capire il grado di sofferenza e l’ordine in cui sono state messe e immesse le cose durante la mia crescita. Non sarebbe stato possibile senza i miei. La forza che mi ha dato mio padre e l’amore che mi ha dato mia mamma sono 2 cose ben differenti.
Mio padre è l’energia e il coraggio, mia madre è l’amore, la pazienza e la sopportazione.
Sono d’accordo con te, con i bambini non si scherza e non è un affronto a tutti quelli che vogliono amarsi indipendentemente dal sesso ma un diritto per la parte più indifesa, i bambini.
Ora studio scienze dell’educazione, faccio volontariato, gioco a basket e mi diletto a suonare il pianoforte.
Ho i miei pregi e difetti, ho le mie ansie, le mie paure e le mie paranoie ma con il coraggio e l’energia trasmessi da mio padre
affronto le cose e con l’amore, la pazienza e la sopportazione trasmesse da mia madre le supero.
Ora sono un uomo, grazie M.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy