The Voice of NOIA: solo il medley di Raffaella Carrà salva la 2° diretta

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Avevo perso la prima diretta perché impegnato a Torino con il Festival del Cinema Gay.
Ero quindi molto curioso nei confronti di The Voice versione live, dopo il buon esordio e il calo di interesse causa ripetitività delle ultime puntate.
Ebbene devo dire che ieri sera a una certa non ce l’ho fatta più. Ho abbandonato.
A mezzanotte meno qualcosa, ho sfanculato tutto e tutti, fregandomene ampiamente del team Pelù.
Perché The Voice si è tramutato in un infinito polpettone musicale in cui è LA NOIA a vincere.
Su tutto.
L’attesa diretta ha fatto venire a galla i tanti difetti del programma, ben nascosti durante le prime puntate grazie al montaggio e alla scia di ‘novità’.
Impressioni sparse:

1) Fabio Troiano è l’esempio lampante di come NON si dovrebbe condurre un programma. Statico, impalato, legge qualsiasi cosa per poi affidarsi ad un inutile sorriso. Dice solo cose retoriche e ha alle spalle degli autori da denuncia, visto quel che gli esce dalla bocca. La sua utilità all’interno del programma è pari allo zero cosmico. Roba da fatte rimpiange Facchinetti. Ed è un tutto dire.
2) Regia a puttane. Non siamo su Sky, e si vede. The Voice non è X-Factor, e si rivede. I primi minuti del programma sono stati un CAOS di stacchi di regia da mani nei capelli. Con il passare dei minuti, purtroppo, il tutto NON è cambiato.
3) lentezza portami via. Prima le clip di presentazione che non dicono un cazzo; poi i pipponi dei coach che non vedono l’ora de tornà a casa; ed infine le minchiate del Troiano. The Voice LIVE non ha ritmo. E’ snervante, stancante, e si ripete all’infinito. La ‘bontà’ pedante dei giudici finisce poi per zavorrare ancor di più il tutto. Reggere per 3 ore significa appellarsi al sadismo dello spettatore medio.
4) fate immediatamente sparire quattro sfigati piazzati sotto il palco per muovere a tempo le braccia. Le finte risate di Colorado Cafè in confronto sono avanguardia.
5) complimenti a quel genio di Noemi per aver cacciato la concorrente forse più quotata dell’intero programma. Giuliana Danzè. No ma complimenti.
6) bruciate lo stylist. Chiunque esso sia, ce ne fosse uno conciato decentemente, sia tra i prof che tra i concorrenti.
7) sprecare l’ottima Carolina Di Domenico per leggere i tweet ovviamente MENO acidi della serata è da deficienti. Ma farle condurre il programma no?
8) a salvare tutto e tutti dal sonno immediato, ancora una volta, lei e solo lei. Raffaella Carrà, a dir poco SUBLIME con il medley Rumore – Ballo, Ballo, Ballo.
Unica ed inimitabile.

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