Antonio Di Pietro chiede scusa per l’omofobo cognato (che non si dimette)

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Le parole dell’onorevole Cimadoro sono stupide e irresponsabili. Mi dissocio e mi scuso, anche a nome del partito, con tutta la comunità gay, alla quale rinnovo affetto e stima‘.
Parole e pensieri di Antonio Di Pietro, leader indiscusso dell’IDV, partito in cui risiede l’Onorevole Gabriele Cimadoro, colpevole di aver spalato merda sul mondo glbtq solo pochi giorni fa.
Tremaglia li chiamava culattoni, io li chiamo diversi. Poi, quando non parlo in pubblico mi scappa anche culattoni. Io invece sono orgoglioso di essere normale. Per fortuna noi eterosessuali siamo la maggioranza, loro una minoranza, altrimenti“, sottolineava venerdì Cimadoro, travolto dalle polemiche e da una richiesta di dimissioni che non ha ovviamente trovato concretezza. Dal partito stesso, via Franco Grillini, erano arrivate le prime bordate:
Le affermazioni alla trasmissione “La zanzara” di Cimadoro sono squallide e penose, degne del peggior bar sport. E visto che il nostro distribuisce patenti di normalità è bene dire che se uno che parla così è normale Dio ci scampi. Forse Cimadoro, che si crede, a torto, pure simpatico, non sa che il presidente di Pietro è il primo firmatario della legge contro l’omofobia. A questo punto è proprio lui, che insulta malamente un suo collega di partito e d’aula a cui va la mia solidarietà, che si dovrebbe auto sospendere da un partito che riconosce i diritti delle persone omosessuali e lotta contro gli insulti omofobi che tanto gli piacciono. Chiedo a Cimadoro di scusarsi con la comunità Lgbt e in ogni caso preannuncio il ricorso alla commissione di garanzia del partito“.
Così tuonò Grillini, a cui ha risposto Di Pietro. Ma non Cimadoro, omofobo IDV COGNATO del leader e ad oggi ancor attaccato alla poltrona di Deputato della Repubblica.
Che noi ricchioni, pensa che stronzi, contribuiamo a pagargli. 

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